Pensieri e strategie di trasformazione. Parte Seconda.
đ#4 SOSTITUIAMO UN'ABITUDINE âď¸
Le abitudini sono cuscini, paracaduti, carezze che ci dedichiamo. Ci regalano comfort, sicurezza e, se non diventano ossessioni, non hanno ragione di essere considerate negative. Anche coloro che non le amano in realtĂ cambiano costantemente schema, ed è comunque unâabitudine. Le abitudini ci identificano e scandiscono il nostro tempo. Quando pensiamo al passato ci viene naturale ricordare gli eventi che hanno contraddistinto un determinato periodo: âRicordi quando andavano a scuola e al ritorno ci fermavano a prendere il gelato in quel posto?â. Questo accade perchĂŠ ciascun tempo della nostra vita è caratterizzato da una serie di abitudini temporanee, che facilmente ritornano alla nostra memoria cosĂŹ come i vissuti carichi di emotivitĂ . Ma i tempi cambiano e talvolta, indipendentemente dai nostri desideri, ci troviamo a dover modificare i nostri comportamenti. Attualmente, per rispettare le misure di sicurezza previste, siamo obbligati a cambiare le nostre abitudini e questo ci può portare a sperimentare emozioni anche molto negative. Se non ci sentiamo padroni della nostra vita e riteniamo di subire delle imposizioni, proveremo un profondo senso di frustrazione. Scegliamo allora di riappropriarci della conduzione delle nostre azioni, agendo per primi dei cambiamenti e diventando protagonisti di questa trasformazione in atto. Proviamo con un esercizio: individuiamo unâabitudine un poâ obsoleta e sostituiamola con una che sia piĂš adatta alla persona che siamo oggi e che vogliamo essere anche domani. SPERIMENTIAMO! Oltre a tenere in allenamento la nostra mente, che dovrĂ apprendere ed implementare nuovi schemi, in futuro ci ricorderemo di questo periodo, non solamente per la frustrazione vissuta, ma anche per la trasformazione che siamo stati capaci di agire su noi stessi.
đ#5 OFFRIAMO TEMPO âł
Nella nostra cultura il verbo offrire assume spesso il significato di uno scambio e in molti casi sottintende una dimensione economica. Pensiamo ad esempio alla parola âoffertaâ, utilizzata nellâambito degli acquisti, oppure delle donazioni. In veritĂ ci è possibile offrire, ed anche offrirci, senza che questo implichi il concetto del denaro. Per verificare che sia fattibile, proviamo a ricordarci di quando eravamo poco piĂš che bambini e non possedevamo molto in termini materiali. Siamo certi che ciascuno di noi non avrĂ difficoltĂ a risalire a quel periodo della propria vita e abbia ancora ben impresso il ricordo di molte persone ed eventi dellâepoca, poichĂŠ è stata una fase molto importante per lâevoluzione della nostra persona. Quando eravamo ragazzini disponevamo di alcuni giochi, forse di una bicicletta e magari anche di una âpaghettaâ settimanale, ma nientâaltro di piĂš. Il resto dei beni ci apparteneva solo di riflesso e non ne avevamo liberamente accesso. Ecco, a questo punto proviamo a domandarci come erano fatte le nostre relazioni e a ricordarci che cosa facevamo insieme ai nostri amici. A quei tempi ci veniva naturale condividere quanto piĂš di importante ancora oggi possediamo, che non è altro che il nostro tempo. Ripromettiamoci di farlo ancora. Offriamo il nostro tempo a chi amiamo. Regaliamo la nostra presenza, e non necessariamente la nostra vicinanza, senza aspettarci nulla in cambio. Proviamo anche a fare insieme qualcosa che non riguarda noi e che non soddisfi in primo luogo i nostri bisogni. Doniamoci e doniamo il nostro tempo. Ci stupiremo di averlo moltiplicato.
To be continued...
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