Qual è il mood prevalente che stiamo sperimentando dopo un anno di pandemia?
Siamo forse tutti un po’ tanto, troppo stanchi? Persino coloro che ritenevamo degli inguaribili ottimisti incominciano a mostrare i primi segni di cedimento, non è vero?
Mai come in questo periodo storico siamo stati tutti chiamati ad attivare la nostra personale capacità di resilienza, ovvero quell’attitudine, più o meno sviluppata in ciascuno di noi, di cui come esseri umani siamo equipaggiati per adattarci alle avversità della vita in modo strategico e uscire dalle crisi più forti e, perché no, anche più saggi.
Per qualcuno questa attitudine era già molto attiva anche prima del covid-19, per altri era sopita, per altri ancora era davvero molto nascosta, ma oggi a distanza di un anno dell’arrivo della pandemia nel nostro paese, sono convinta che ciascuno di noi, in tempi diversi e per prove ed errori, abbia fatto del proprio meglio per attivarsi ad affrontare molti dei cambiamenti personali e sociali che stiamo vivendo.
Purtroppo però questa potentissima capacità di superare le avversità con fiducia non è inesauribile per nessuno e, come qualunque risorsa, affinché sia disponibile quando gli eventi la richiedono, ha bisogno di essere nutrita.
Come fare allora per coltivare la nostra resilienza, quando sembra che tutto ciò che ci faceva stare bene prima della pandemia sia diventato impraticabile o peggio ancora, praticabile a comando?
Sappiamo che ogni difficoltà porta con sé anche un‘importante opportunità, e che per ogni fenomeno che ci accade esistono una moltitudine di reazioni e interpretazioni alternative, alcune delle quali più buone ed efficaci di altre. Ma da questa pandemia alla Casa della Tartaruga pensiamo di aver imparato qualcosa in più, ovvero che resilienza al quadrato è molto meglio di resilienza.
Crediamo infatti che la resilienza si nutra di connessione umana e che sia maggiormente accessibile per coloro che sono capaci di far germogliare dentro di sé una rinnovata fiducia, fondata sulla lealtà e sul sostegno, e costruita attraverso la relazione ed il riconoscimento dell’altro, accolto come portatore di esperienza e di valore.
Per questo riteniamo che, per fare in modo che questa transizione ci renda realmente più forti e più saggi, sia indispensabile integrare la resilienza di ciascuno di noi, aprendoci allo scambio e mettendoci in gioco per condividere le nostre capacità, apprendendo abilità nuove e trasversali.
E’ proprio in quest’ottica che nasce il progetto #LaTartarugaLegal, ideato in collaborazione con le professioniste di Occhi al Diritto (Studio Legale Albini) e di Diritto al Cuore, e così tutti i nostri progetti futuri.
#LaTartarugaLegal è uno spazio interdisciplinare in evoluzione, a disposizione delle famiglie e delle aziende, dove ricevere il sostegno necessario per affrontare le difficoltà e reagire in maniera proattiva.
…Stay resilient!
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